Folla di studenti e del suo consiglio comunale per l'addio all'ex sindaco D'Ignazio VIDEO

TERAMO – Don Aldino Tomassetti, nel suo commiato a fine cerimonia funebre, ha voluto salutarlo con una battuta: «Addio Pietro: allora fosti tu ad accogliere a Teramo il papa Santo Paolo Giovanni Paolo II; oggi sarà lui ad accogliere te in Paradiso…». Non c’erano soltanto amici, parenti, figure istituzionali ed amministratori di oggi e di allora, a salutare Pietro D’Ignazio, che fu sindaco della città di Teramo dal 1985 al 1993: in Cattedrale oggi c’erano anche tantissimi ex studenti, quei giovani ai quali si rivolgeva spesso nella sua vita amministrativa e a scuola, all’Iti, per formarli alla vita di oggi. Dietro al Gonfalone del Comune e i vigili in uniforme, la bara è stata accolta da tantissima gente e da questa accompagnata fino all’arco della Madonna delle Grazie, nell’ultimo passaggio nella sua città e sotto al quel Comune che per quasi due decenni è stata la sua casa; da quando entrò consigliere comunale a metà anni ’70, ne divenne vicesindaco e poi subentrò a Gennaro Valeri candidato alla Regione Abruzzo, prima di passare il testimone di primo cittadino ad Antonio Gatti. Tanti lo ricordano e lo ricorderanno, quei tanti che si sono stretti attorno alla moglie Liliana Cardelli e ai figli Giorgio e Laura.

Il saluto commosso del sindaco di Memmingen. Dalla lontana Memmingen, lo storico borgomastro Ivo Holzinger ha scritto una toccante lettera al sindaco Maurizio Brucchi per salutare Pietro D’Ignazio, che aveva incontrato privatamente l’ultima volta nel 2013, e al quale è legato dall’iniziativa comune della sottoscrizione del protocollo di gemellaggio tra le due città, nella primaver del 1986. «Lui resta per noi – scrive Holzinger – il ‘padre’ del nostro dinamico gemellaggio italo-tedesco. Posso personalmente affermare di aver perduto con Pietro non solo un amabile collega, ma soprattutto un amico buono e sincero: la città di Memmingen – conclude il sindaco tedesco – piange il sindaco Pietro D’Ignazio, una grave perdita per la nostra città».

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